Vianello ritorna sull’estinzione dell’Imaie
A nome della categoria degli artisti interpreti esecutori, l’ex presidente Imaie Edoardo Vianello ha diffuso una lettera aperta nella quale esprime il proprio dissenso verso i contenuti dell’art. 7 del Dl Bondi. Oltre a chiedere chiarimenti sull’assetto della nuova Imaie e a criticarne alcuni aspetti, principalmente Vianello si esprime contro il provvedimento di estinzione del Prefetto di Roma (per l’Imaie veniva decisa l’estinzione per inadempienza delle finalità statutarie, cioè la ridistribuzione delle risorse agli aventi diritto), segnalando tra i motivi che portavano difficoltà nella ridistribuzione il fatto che “gli utilizzatori delle opere quando provvedevano a versare all’Imaie il compenso relativo al diritto, non fornivano, nonostante fosse previsto dalla legge, il nome ed il recapito dell’artista al quale il compenso si riferiva e quindi non mettevano l’Imaie in condizione di liquidare il diritto e svolgere la missione principale per la quale era stata creata”. Tra le critiche al Dl, invece, il fatto di non suggerire soluzioni a questo problema, chiedendo inoltre che “siano previste le opportune sanzioni agli utilizzatori in caso di mancato versamento del diritto o di mancata trasmissione del nome e del recapito dell’artista al quale il diritto si riferisce, nonché il divieto della utilizzazione dell’opera se l’utilizzatore non ha sottoscritto un accordo collettivo sui compensi economici per le utilizzazioni, e, in caso di inosservanza continuata della legge, sospensione della licenza dell’emittenza radio e/o televisiva”.
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