Luogo di emozioni
C’è un tema portante che troverete in tutte le pagine di questo numero di Progetto Cucina ed è il rapporto tra il design e la cucina che verrà. E per primi ne parlano due personaggi che non hanno certo bisogno di presentazioni, Starck e Thun, che ci hanno dato la loro personale interpretazione di cosa sia il design e di come lo applicano. E sempre sul tema del futuro parla anche Cosentino attraverso la sua ricerca “Global Kitchen: la cucina domestica nell’era della globalizzazione” dalla quale emerge che sarà sempre più il cuore della casa, sarà un ambiente multifunzionale, interconnesso, nel quale si potranno conciliare attività di svago, lavoro, benessere e relax e ospiterà elettrodomestici e dispositivi sempre più simili a quelli professionali. A confermarlo gli 800 professionisti del mondo cucina di 8 Paesi intervistati (a pag. 30 trovate un ampio articolo di approfondimento) secondo i quali l’innovazione determinante per modificare e migliorare la vita in cucina è senza dubbio la connessione a Internet e ai dispositivi smart degli elementi presenti. Del resto, la tendenza che vede gli elettrodomestici molto più di semplici apparecchi, è stata confermata anche da Ceced con il report Home Appliance Europe nel quale emerge come la connettività sia già una realtà: “Il mercato europeo offre oltre 2.100 modelli connessi in rete, e sono in costante aumento partendo da zero cinque anni fa” ha dichiarato il presidente Emanuela Soffientini.
Questo trend ci è stato testimoniato da tutti gli attori della filiera, soprattutto dall’industria del bianco (in questo numero trovate un esempio a pag. 34) che ci conferma che la maggior rivoluzione tecnologica in cucina sarà proprio Internet in oggetti e apparecchi connessi perché é quello che i consumatori richiedono da tempo. Si capisce quindi perché i comparti di marketing, R&S e produzione delle imprese si focalizzino sempre più su prodotti intelligenti, ancora più performanti e dallo spiccato valore aggiunto, che sono poi le caratteristiche più richieste dal canale dei mobilieri che, sempre più, vuole poter proporre alla clientela prodotti che sappiano fare la differenza. Ma a porre l’accento su un aspetto altrettanto importante è l’architetto Piero Lissoni, quando afferma che un buon design per disegnare una cucina eccellente per il futuro “richiede di immedesimarsi in tutte le attività che in essa si svolgono, dall’aprire una bottiglia di vino, al preparare una cena mentre si parla e ci si muove al suo interno”. A ricordare che la cucina diventerà la stanza più tecnologica della casa, ma è e sarà sempre per prima cosa un luogo di emozioni, sentimenti e di condivisione.
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