Technical consumer goods, secondo trimestre negativo
Il mercato italiano dei Technical consumer goods monitorato da GfK Temax chiude il secondo trimestre dell’anno a segno negativo, con un decremento del 12,2%, per un giro d’affari pari a 4,2 miliardi di euro.
Secondo GfK i risultati sono una conseguenza “delle performance straordinarie registrate lo scorso anno nello stesso periodo nell’elettronica di consumo e nel bianco, complici lo switch over in Lombardia e gli incentivi all’acquisto degli elettrodomestici built in”. Questi ultimi settori sono, infatti, in particolare sofferenza, con un decremento anche per la Ce del 30,1% e del bianco del 12,3%. Si evidenzia, comunque, una netta contrazione degli altri comparti (l’office equipment è a -15%, la fotografia è a -11,1%), a eccezione di telefonia e informatica: il primo in positivo del 3,3%, grazie alla crescita degli smartphone, il secondo in sostanziale pareggio (+0,1%) sostenuto dalle vendite dei tablet.
Anche il settore dei piccoli elettrodomestici ha chiuso negativamente il secondo trimestre (- 1,1%); in contrasto con i primi tre mesi dell’anno, in cui la crescita era stata del 4,7%. Il risultato è il frutto- sempre secondo l’istituto di ricerca- di una continua erosione del prezzo medio nel mercato del caffè, così come delle prime battute d’arresto nel benessere.
Nel totale primo semestre dell’anno il valore del mercato dei Technical consumer goods ammonta a 8,8 miliardi di euro, con un decremento del 7,4% rispetto allo scorso anno. I risultati sono complessivamente meno negativi rispetto a quelli del secondo trimestre. Si riconferma il trend positivo del settore telefonia (+1,7%), insieme a quello del ped (+1,8%), e la stabilità dell’informatica (+0,1%). Tutti gli altri settori sono segnati da una contrazione: fotografia a -6,6%, grandi elettrodomestici a -7,5%, office equipment a -10,9% ed elettronica di consumo a -18,7%.
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