All’estero si guarderanno solo i tg

Con 344 voti favorevoli, 265 contrari e 36 astensioni i deputati europei hanno approvato il mandato negoziale che consentirà al Parlamento di avviare i colloqui con i governi Ue sull’accesso transfrontaliero ai programmi televisivi. L’accordo riguarda soltanto l’accesso a programmi di informazioni televisivi e radiofonici online, escludendo altri contenuti come film o serie prodotti o coprodotti a livello nazionale dai broadcaster locali, per i quali vale il principio del Paese d’Origine. In questo modo, non sarà necessario per le reti tv ottenere la liberatoria dai diritti d’autore per ogni Paese in cui intendono trasmettere online programmi di attualità e notiziari. «Gli eurodeputati hanno anche confermato la norma che prevede la possibilità di escludere un prodotto da tale procedura semplificata, e quindi riaffermare il cosiddetto “principio di territorialità” (geoblocking in inglese), in caso di accordo formale fra il titolare dei diritti e l’emittente radiotelevisiva. Tale eccezione mira a garantire gli investimenti in prodotti nazionali e sostenere la diversità culturale», si legge nella nota ufficiale. L’europarlamentare socialdemocratico tedesco Woelken, ha ritirato il suo nome dal provvedimento, ormai snaturato rispetto al testo d’origine. Contrario alla decisione anche il vicepresidente della Commissione Ue per il mercato digitale Andrus Ansip. Favorevoli, invece, associazioni come Anica e Apt.

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