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«I dati presentati oggi rivelano una sostanziale stabilità dell’incidenza della pirateria». Introduce così Federico Bagnoli Rossi, segretario generale Fapav, i dati Fapav/Ipsos 2017 sul fenomeno della pirateria audiovisiva in Italia. «Emerge, comunque una leggera contrazione che riteniamo sia dovuta da una parte al rafforzamento dell’attività di enforcement e di sensibilizzazione del consumatore, e dall’altra alla crescita dell’offerta legale, sempre più ricca e diversificata. Oggi, dovunque e in qualunque momento, ognuno di noi può legalmente fruire del suo contenuto preferito. L’indagine ci dice anche che il fenomeno è in calo soprattutto tra i giovanissimi, nei confronti dei quali non possiamo assolutamente abbassare la guardia ma dobbiamo proseguire con le attività educational». Bagnoli Rossi ha fatto anche un punto anche sulle strategie di azione per contrastare i la diffusione di contenuti illegali: «Siamo convinti, e i dati ce lo confermano, che la strada intrapresa sia quella giusta, anche se c’è ancora molto da fare. Le nostre priorità, al momento, sono rappresentate da un inasprimento della normativa che regola il camcording, ossia l’illecita registrazione video o audio di un film in sala, e il superamento dei problemi derivanti da quei servizi che celano i reali intestatari dei siti web e degli hosting provider che li ospitano. Inoltre, il blocco IP a livello amministrativo per quei siti massivi che diffondono contenuti illeciti è una misura che continuiamo a ritenere necessaria, come anche l’obbligo da parte delle piattaforme di assicurare lo stay down di contenuti rimossi in precedenza. Al fine di ottenere un mercato digitale realmente competitivo è necessaria, infatti, una assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti che operano sul web e ci auguriamo che si possano fare degli ulteriori sforzi al riguardo. La via giudiziale, infine, rappresenta un ulteriore pilastro fondamentale per le attività antipirateria in virtù della giurisprudenza creatasi in questi anni che ha rafforzato la tutela delle opere e dei titolari dei diritti». Ha commentato i dati anche Nando Pagnoncelli, Presidente Ipsos Italia: «Pur in un contesto economico ancora sfavorevole che potrebbe incentivare un consumo pirata volto al risparmio economico di breve periodo, la ricerca evidenzia un calo nelle fruizioni illegali di contenuti audiovisivi. Il contrasto alla pirateria è un processo graduale che prevede tempi lunghi, soprattutto per affermare non solo la consapevolezza dell’illegalità ma soprattutto dei danni economici e sociali ad essa connessi. Indubbiamente la strategia di oscuramento dei siti web che distribuiscono contenuti illegali appare molto efficace, ma le azioni di contrasto, come pure le iniziative di “education”, assumono maggiore valore ed efficacia se condivise e concertate dall’intero settore, sottraendosi alla tentazione di far prevalere tatticamente logiche individuali, nell’interesse del comparto e, più in generale, della società».
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