Agcom: tutte le criticità del 5G
Occorre una “cabina di regia” per facilitare la riorganizzazione del digitale terrestre che avverrà con il rilascio della banda 700 alle tlc. È questo il punto di vista di Agcom inviato al governo chiedendo modifiche e integrazioni a livello normativo al Piano nazionale delle frequenze. Una delle criticità riguarda la riserva minima di frequenze prevista per le emittenti locali, che per legge dovrebbe essere pari a un terzo (punto su cui insiste anche l’associazione Aeranti-Corallo). Seconda criticità riguarda il modo in cui si passerà dai diritti d’uso delle frequenze attuali a quelle future: circa la metà delle frequenze sarà a disposizione degli operatori nazionali e in base alla transizione chi oggi ha un mux potrebbe averne in futuro solo metà e dovrà necessariamente accordarsi con un altro soggetto per usare la frequenza. Senza una guida normativa potrebbe essere difficile trovare una soluzione che avvenga solo “su base volontaria, tra diversi operatori di rete”. Serve dunque, secondo Agcom, una cabina di regia che consenta di realizzare pienamente la transizione, rivedendo le tempistiche previste per riuscire comunque a completare il passaggio entro il 2022.
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