Si chiude con una perdita di 2,2 milioni di euro il primo semestre della Rai. È quanto reso noto dal Cda di Viale Mazzini che ha esaminato i dati del bilancio intermedio al 30 giugno 2017 e quello consolidato del gruppo alla stessa data. I risultati del primo semestre, si precisa in una nota, hanno risentito principalmente della contrazione dei ricavi da canone per complessivi 35,4 milioni di euro (-3,8%), in conseguenza della diminuzione da 100 a 90 euro dell’importo unitario dei canoni ordinari nonché della riduzione (dal 67% al 50%), prevista dal vigente quadro normativo, della quota a favore di Rai dei maggiori importi derivanti dalla riscossione del canone in bolletta (cosiddetto extra-gettito). In contrazione anche l’andamento dei ricavi pubblicitari (in riduzione nel periodo per 30,6 milioni di Euro pari all’8,2%) che scontano l’assenza dei grandi eventi sportivi presenti nel primo semestre 2016.Come accennato, quindi, il bilancio consolidato del gruppo Rai chiude pertanto il primo semestre con una perdita di 2,2 milioni di euro, contro l’utile di 33,4 milioni di euro registrato nell’analogo periodo del 2016. L’utile ante imposte è stato positivo e pari, nel periodo, a 1,7 milioni di euro, rispetto a un utile di 49,1 milioni di euro dello stesso semestre del 2016.Dal punto di vista finanziario, l’indebitamento complessivo del gruppo al 30 giugno 2017 si è ridotto a 60,3 milioni di euro, rispetto ai 128,5 milioni di Euro del 30 giugno 2016. Per quanto riguarda l’esercizio 2017 viene confermato, in linea con le ipotesi di budget, un risultato di sostanziale pareggio. La Capogruppo evidenzia nel semestre un utile netto pari a 47,1 milioni di Euro contro quello pari a 66,2 milioni di euro registrato nell’analogo periodo dell’esercizio precedente.
Nel periodo preso in esame, Rai ha mantenuto la leadership degli ascolti televisivi sia sull’intera giornata (37,2%) sia sul prime time (39,3%) nonché quella sui programmi più visti. Da segnalare in particolare la forte crescita di Rai4, i molteplici segnali di rinnovamento e vitalità offerti dalla radiofonia e le positive performance dell’offerta web e social trainata da RaiPlay.
Il Cda ha inoltre anche esaminato lo schema generale del nuovo Contratto di servizio che rinnova il quadro regolamentare con cui Rai dovrà adempiere alla sua missione di concessionaria pubblica radio televisiva per i prossimi cinque anni. Lo schema di Contratto, elaborato insieme con il ministero dello Sviluppo economico, dovrà poi essere esaminato dalla Commissione parlamentare di Vigilanza Rai per il parere di competenza e poi tornare in Consiglio di amministrazione per la definitiva approvazione.
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