Online a pagamento per EA Sports pre-owned
EA introdurrà un nuovo Online Pass su tutta la sua line up di titoli EA Sports per chi utilizzerà il gioco usato e vorrà competere online. L’iniziativa, battezzata informalmente “Project Ten Dollar” era già stata sperimentata con il titolo Dragon Age, che richiedeva agli utenti pre-owned di scaricare i contenuti aggiuntivi come DLC a pagamento. Adesso, che acquista un videogioco EA Sports usato, a partire dal prossimo Tiger Woods PGA Tour 2010, dovrà pagare 10 dollari attraverso le Sony cash card o Microsoft points per competere online sui network delle due console. Contrariamente a quanto si potesse pronosticare, GameStop, la più grande catena specializzata al mondo (che fa dell’usato/pre-owned una parte importante del proprio fatturato) si è detta favorevole al progetto di EA. “GameStop è entusiasta di essere partner di un publisher innovativo come Electronic Arts”, ha dichiarato al riguardo il CEO Dan DeMatteo, “Il nostro rapporto ci permetterà di capitalizzare sui nostri investimenti nel mercato e vendere i contenuti scaricabili sia online attraverso il nostro sito Internet, sia attraverso la nostra rete di negozi fisici”. I prezzi internazionali per il servizio di gioco online non sono ancora stati annunciati ma EA difende a spada tratta la necessità di far pagare gli utenti per il multiplayer. “Per continuare a migliorare le esperienze online in oltre cinque milioni di sessioni di gioco al giorno, crediamo sia giusto ricevere un pagamento per i servizi offerti e riservare questi servizi a chi paga EA per accedervi”, ha spiegato Andrew Wilson, VP of worldwide development, “in cambio continueremo ad investire nella creazione di ottimi videogiochi e ad offrire il massimo dell’esperienza online a sempre più persone. Anche il più duro dei critici non può non considerare il valore offerto dai servizi e dai contenuti aggiuntivi che aumentano la vita di ogni prodotto che acquistano”. Wilson ha anche negato che l’iniziativa sia stata pensata per limitare le vendite di software usato. “Crediamo che l’usato sia un’opportunità – ha spiegato – e che l’Online Pass ci permetta di stabilire un rapporto più diretto con i nostri consumatori, a prescindere da dove come e quando abbiano acquistato un nostro titolo”.
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