Titoli e iniziative. Pensiamo già alla prossima estate
Peggio del 2012 era umanamente impossibile fare, ma alla fine l’estate cinematografica quest’anno non è stata quel trionfo che si pensava dopo un inizio fantastico a fine maggio. Date non ancora d’estate piena ma che, per una serie di motivi, si possono considerare già da periodo caldo. Poi tra giugno e luglio l’aspetto più significativo è stata l’offerta, variegata e seria, ma non sempre i risultati sono stati positivi. Per numeri e un giudizio puntuale vi rimandiamo al commento, all’interno del giornale, di Stefano Radice. Qui ci preme ribadire che sarebbe deludente se qualche risultato inferiore, anche di molto, alle attese facesse fare passi indietro alle distribuzioni; anche perché non si può affermare che alcuni film, rifiutati dal pubblico non necessariamente per il caldo, sarebbero andati meglio da settembre in poi, quando c’è molta più concorrenza. Certo è che quando mancano i capitoli di film appartenenti a saghe di successo (come Harry Potter, Twilight o Spider-Man) le certezze vengono a mancare. Ma non è così anche nel resto dell’anno? Qualche titolo sicuramente è stato premiato, come La grande bellezza di Paolo Sorrentino, uscito giustamente a fine maggio in coincidenza con il Festival di Cannes. E un film completamente diverso, come Wolverine – L’immortale che tra fine luglio e inizio agosto porta casa quasi quattro milioni non ci sembra niente male… Ma il punto principale, ora, è che questo percorso riaperto a furor di popolo non si interrompa. Anzi, si rafforzi anche nel 2014 nonostante la coincidenza con i Mondiali di calcio (che si giocheranno in Brasile: a volte il fuso orario aiuterà, ma non sempre a giudicare dagli orari delle partite). Distributori ed esercenti dovrebbero quindi ricominciare subito quel dialogo, nato un anno fa, che portò a una volontà comune di affrontare il problema e a impegni reciproci. I titoli, innanzi tutto: servono subito annunci da parte di chi può avere già certezza della disponibilità del prodotto (come le major americane, alcune delle quali hanno già qualche data fissata: il nuovo X Men e Edge of Tomorrow a fine maggio, Fast and Furious 7 e Transformers 4 a luglio); e qualche promessa rigorosa da chi in genere dispone di film importanti presentati al Festival di Cannes (Medusa e Rai Cinema, ma anche Bim e Lucky Red) che farà di tutto per mettere a disposizione qualche titolo in quel periodo; anche quest’anno i cinema d’essai e il loro pubblico, sono rimasti quasi a bocca asciutta, potendo contare solo su Paolo Sorrentino e poco altro (tra cui, nelle città principali, una fantastica riedizione degli anni 40 come To be or no to be). La rassegna francese non è sempre così imprevedibile da non sapere mesi prima cosa metterà in cartellone… L’esercizio però potrebbe ulteriormente incentivare l’operazione. Nel nostro forum sul cinema italiano era emersa la questione: produttori e distributori si aspettano qualche agevolazione sul piano commerciale o marketing per uscire da fine maggio in poi. Non entriamo nel merito di scelte aziendali, e sicuramente ogni ipotesi va vagliata perché sia davvero utile; anche perché non aveva torto chi sosteneva che Sorrentino doveva uscire a fine maggio per l’utilità non solo degli esercenti ma in prima battuta dei suoi produttori; come il risultato ha dimostrato. Ma certo si può e si deve discutere di qualsiasi strumento possa agevolare e incentivare l’estate cinematografica. Magari un insieme di iniziative a corredo, come è stata la Festa del Cinema. Anzi, l’estate dovrebbe diventare davvero una festa (continuiamo a pensare che farla a metà giugno sarebbe più utile, a scuole chiuse, rispetto a metà maggio). Se c’è una lezione, quest’anno, è che neanche una serie di buoni titoli bastano se non si enfatizzano con compagne davvero forti, non routinarie. I titoli, insomma, bisogna iniziare a pianificarli prima possibile. Ma abbiamo quasi un anno di tempo per pensare anche a come, poi, renderli davvero visibili.
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