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Preparate l’indice! Business People si è fatto App, ed è sbarcato su iPhone e iPad traghettando sui dispositivi portatili di Steve Jobs notizie, storie e protagonisti dell’economia, dell’attualità, dello stile e dell’innovazione. Un modo per condividere con tutti i nostri lettori una rivoluzione tecnologica che trasforma e semplifica il modo di accedere e consumare l’informazione.Per avere Business People sempre con voi e a portata di dita, basta scaricare la sua applicazione dall’App Store (la riconoscerete subito, ha lo stesso lettering della testata di copertina, impresso su fondo rosso), posizionarla sul display dell’iPad e dell’iPhone e poi premere con il polpastrello dell’indice sull’icona: accederete così alla versione digitale della rivista, da sfogliare e leggere con tutta la qualità dell’alta definizione. Foto ancora più nitide del cartaceo, testi, dati e tabelle che con il semplice sfioramento delle dita scorrono agevolmente sia in orizzontale, sia in verticale, e un software intelligente che adatta in maniera automatica la visualizzazione delle pagine a seconda dell’impugnatura dei dispositivi. Un nuovo modo di rapportarsi al magazine, insomma, la cui filosofia si può riassumere in due sole parole: immediatezza e intuitività.E per fare in modo che i nostri lettori abbiano la possibilità di provare la lettura su iPad oppure su iPhone per i mesi di luglio, agosto e settembre Business People sarà scaricabile gratuitamente attraverso la sua App, mentre a partire da ottobre sarà disponibile solo a pagamento per singolo numero, oppure in abbonamento.Il meccanismo introdotto dalla piattaforma Apple sta dando a tutto il mondo dell’editoria la possibilità di vivere una seconda giovinezza. Le App rappresentano la chiave d’accesso a un mercato che l’interminabile transizione dall’off all’on line ha trasformato in un territorio vasto e senza limitazioni. Le previsioni, infatti, dicono che l’iPad e tutti i dispositivi che seguiranno porteranno a un nuovo equilibrio tra l’offerta e la domanda di informazione, con la graduale introduzione dei giornali animati: un flusso continuo di informazioni aggiornate in tempo reale, accessibili per aree tematiche e collegate ad archivi multimediali in grado di approfondirne il contenuto. Mica male come rivoluzione, vero?
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