Attacco ai politici che si disinteressano del cinema e permettono il dilagare della pirateria ma anche la constatazione che girare i film a Roma è molto costoso. Come sua abitudine, Aurelio De Laurentiis, presidente di Filmauro, intervistato da Il Messaggero non si risparmia: «Oggi nessuno, da qualsiasi parte politica, ha il coraggio di andare contro il popolo del web per difendere copyright e diritto d’autore. È un atteggiamento populista. Nessuno vuole prendersi questa grana. Morale: la pirateria on line dilaga, producendo danni a catena. Basta confrontare gli incassi in Italia e nel resto del mondo di film di richiamo come Spider Man e Biancaneve e il cacciatore. Da noi sono la metà». De Laurentiis parla anche della situazione di Cinecittà: «Tutti sparano su Abete (il presidente di Cinecittà Studios, ndr), invece dovremmo difenderlo perché ha una visione industriale. Fare un parco a tema con la crisi di oggi è un atto eroico». Continua il presidente Filmauro: «Il costo del lavoro ha raggiunto livelli impossibili. Io l’ultimo film di Verdone, Posti in piedi in Paradiso l’ho girato a Roma, usando Cinecittà per gli interni, ma sono pentito».
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