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Il Ministro dello sviluppo economico Corrado Passera ha risposto martedì 7 agosto all’interrogazione parlamentare dell’Onorevole Isabella Bertolini (vicepresidente dei deputati del Pdl) – presentata il 22 febbraio 2012 in occasione dell’apertura della procedura antidumping presso la Commissione Europea relativa alla ceramica da tavola e da cucina – nella quale chiedeva “quali iniziative intenda adottare, anche di concerto con la Commissione europea, per la lotta alla concorrenza sleale nel settore delle ceramiche, sia per quanto riguarda le piastrelle che le ceramiche da cucina e da tavola”. Nella risposta scritta pubblicata nella seduta 678 della Camera si legge: “Il Ministero segue con particolare attenzione, in materia di antidumping, il settore delle ceramiche ed è in stretto e costante contatto con l’associazione italiana del settore interessato, Confindustria ceramica. Grazie alla piena collaborazione e al coordinamento con l’industria nazionale della ceramica, questa amministrazione ha esercitato una forte opera di persuasione in ambito europeo nei confronti degli altri Stati membri e della Commissione, ottenendo nel settembre del 2011 l’imposizione da parte della Unione europea di dazi antidumping verso l’importazione di piastrelle in ceramica provenienti dalla Cina. A seguito di questo importante risultato ottenuto nel settore delle piastrelle, che consente ai produttori europei di essere difesi dalla concorrenza sleale in dumping da parte dei concorrenti cinesi per almeno i prossimi 5 anni, l’industria europea della ceramica ha richiesto l’avvio di un nuovo procedimento antidumping verso le importazioni di ceramiche da tavola e da cucina provenienti dalla Cina. La Commissione europea, che è l’organo competente per l’attuazione di tutta la fase investigativa, ha appena iniziato la propria attività di acquisizione di dati, informazioni e prove utili per verificare tutti i requisiti sopra citati. Al termine della fase investigativa la Commissione presenterà una proposta al Consiglio, che verrà accolta qualora non venga respinta da una maggioranza semplice di Stati membri, ossia di 14 Paesi. Da parte italiana si conferma il massimo sostegno in difesa dell’industria nazionale e, come per il precedente caso delle piastrelle, si assicura il massimo impegno di questo Governo per sensibilizzare Stati membri e Commissione affinché si possa ottenere una maggioranza favorevole all’imposizione di dazi antidumping, sempre nel pieno rispetto della normativa comunitaria e dell’organizzazione mondiale del commercio”.
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