Il CIO riconosce i videogame come sport
Il CIO, al termine di un summit tenutosi a Losanna, ha riconosciuto i videogame come attività agonistica, un’attività sportiva che quindi potrebbe in futuro entrare a far parte delle Olimpiadi. Agli eSport però mancano ancora dei requisiti fondamentali per poter entrare di fatto tra le discipline, come la diffusione su scala mondiale con equa presenza di uomini e donne e l’impossibilità di verificare il rispetto alcune regole deontologiche, come anti-doping, manipolazione, pericolo scommesse, ecc.. Il vertice del CIO ha comunque intavolato un dialogo con l’industria videoludica in collaborazione con il GAISF per esplorare nuovamente questa interessante opportunità. Il settore degli eSport, secondo Baird Equity Research, dovrebbe generare entro la fine del 2018 un fatturato superiore al miliardi di dollari, con un pubblico mondiale fidelizzato di oltre 500 milioni di spettatori.
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