Nintendo, Sony e Microsoft nell’occhio della Federal Trade Commission
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La Federal Trade Commission ha richiamato 6 società, tra cui Sony, Nintendo e Microsoft (oltre ad Asus, Hyunday e HTC) per aver violato con le proprie clausole di garanzia alcuni principi fondamentali nella tutela del consumatore. Il punto sensibile del contratto di garanzia, che la FTC ha chiesto di modificare entro i prossimi 30 giorni, riguarda l’applicazione dei sigilli alle console e agli hardware in generale. Ovvero di sticker che, se rimossi o danneggiati, comportano di fatto per il cliente la perdita della garanzia sul prodotto. Da un lato il problema è che gli sticker si potrebbero rovinare o danneggiare anche senza un intervento di manomissione o riparazione. Dall’altro è che un consumatore (come nel caso specifico di Microsoft, che invece impone riparazioni eseguite solo dalla casa madre) deve essere libero di poter riparare il prodotto anche presso terzi, magari risparmiando sui componenti di ricambio. Stranamente però, come riportato ad esempio da Gameinformer la lettera inviata dalla FTC ha ignorato completamente società come Apple, che – di fatto – adottano politiche del tutto simili.
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