SPERIAMO CONTINUI A ESISTERE IL NATALE
Quello che il mese di novembre ci lascia, almeno nel suo colpo di coda, è una carrellata di operazioni promozionali di taglio prezzo (che sono arrivate a toccare, in alcuni casi, anche il 50% del prezzo al pubblico dell’offerta oggetto dell’attività) nascoste dietro la parola ‘Black Friday’. Attenzione: non un solo giorno, ma una intera settimana di ‘occasioni’ irripetibili per effettuare acquisti di ogni genere. Ogni brand, ogni insegna, qualsiasi fosse il settore merceologico di riferimento, ha strillato al grande pubblico l’offerta irripetibile. Secondo l’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm del Politecnico di Milano (come leggerete a pagina 12, ndr), in Italia, quei quattro giorni compresi tra il weekend del Black Friday e il lunedì del Cyber Monday hanno generato un giro di affari di ben un miliardo di euro per le piattaforme eCommerce (dato che certamente andremo a verificare appena possibile). E indovinate qual è la categoria maggiormente ricercata? L’hi-tech, ovviamente.
Dopo la scorpacciata ‘novembrina’, dunque, dopo avere fatto incetta di volumi e, su questi, provato anche a guadagnare qualcosa da mettere sul prossimo bilancio (perché quelli che vi proponiamo allegati in questi numeri, mostrano una reddittività davvero in affanno e una moria di operatori registrata anno su anno), la speranza è che il Natale, come occasione di grandi consumi, continui a esistere.
E che, in mezzo a queste continue promozioni, il consumatore capisca che il posizionamento delle diverse categorie merceologiche non è oggetto di contrattazione, che determinata tecnologia ha un costo per l’innovazione che la caratterizza e che si riinizi a parlare di prodotto e non di prezzo.
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