Netflix: non temiamo i nuovi competitor
Nel terzo trimestre i ricavi di Netflix crescono a 5,2mld di dollari, per un incremento del 31% sull’anno precedente. La previsione per la fine dell’anno è di crescere a 5,4mld. I ricavi globali dagli abbonamenti al servizio streaming ammontano a 158,33mln di dollari, per un incremento del 24,4% sull’anno precedente. L’utile netto ammonta a 665mln. I ricavi americani ammontano a 2,41mld di dollari, per 60,6mln di abbonati paganti e 1,38mln in prova gratuita. I ricavi internazionali risultano pari a 2,7mld, per 97,71mln di abbonati e 4,22mln in prova gratuita. La previsione per la fine dell’anno è di raggiungere 2,9mld di ricavi a livello internazionale, e 2,45mld negli Usa.Netflix rassicura gli investitori in merito all’imminente arrivo di nuovi competitor, Disney+, Apple TV+, HBO Max e Peacock: «I nuovi concorrenti avranno qualche grande titolo (soprattutto di catalogo), ma nessuno di essi la varietà, diversità e qualità delle produzioni originali che realizziamo nel mondo». «Nel lungo periodo, ci aspettiamo di crescere grazie alla forza del nostro servizio e le vaste opportunità di mercato. Tra l’altro, per fare un esempio, la nostra crescita in Canada, dove Hulu non esiste, è quasi identica a quella che abbiamo negli Usa (dove Hulu conta circa 30mln di abbonati)». A partire dalla prossima trimestrale (quarto trimestre 209, pubblicato a gennaio 2020) Netflix pubblicherà ricavi e numero di abbonati per regione (Asia-Pacifico, Europa, Emea, America Latina, Usa-Canada). «Poiché produciamo e licenziamo sempre più contenuti originali con diritti globali riteniamo che riportare margine di contribuzione di Usa vs il segmento internazionale sia sempre meno utile. Ci fermeremo a partire da gennaio 2020 e continueremo a focalizzarci sul margine operativo globale come principale metrica di profittabilità». Non verranno inoltre più pubblicati i numeri delle prove gratuite.
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