Tutto cambia eppure…
“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”. Nulla potrebbe descrivere meglio la situazione del mercato del selettivo della celebre citazione del Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. La pandemia ha cambiato il consumatore, ne ha modificato i comportamenti di acquisto, il modo di informarsi e di comunicare, il modo di rapportarsi al punto vendita, da cui oggi esige forse anche di più che in passato. Eppure non è mutata la passione che ha per il beauty, la voglia di coccolarsi e di sentirsi bene. E gli attori del beauty?
Alcuni retailer si sono digitalizzati, compiendo un vero e proprio balzo in avanti non solo nell’e-commerce ma anche nella comunicazione e nei servizi, altri hanno usato strumenti tradizionali per rinsaldare il rapporto con la clientela e creare con loro una sorta di club elitario. L’industria cosmetica da parte sua ha approfondito il rapporto con il consumatore, sviluppato nuove expertise nell’ambito digital e consolidato il legame con la distribuzione selettiva. Insomma non tutto, ma sicuramente tanto è cambiato, eppure gli equilibri non sono mutati. Dopo uno scossone iniziale il selettivo ha saputo adattarsi al nuovo contesto ma con una certezza ancora più forte che in passato che – è la medesima che ci racconta il nostro intervistato di copertina – “da soli possiamo fare ben poco”.
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