Superbonus 110%, ANGAISA chiede una proroga
“Il termine fissato a giugno per completare almeno il 30% dei lavori che interessano gli edifici unifamiliari va prorogato”, sostiene il presidente Lo Re. “Va tenuto conto delle incertezze causate da un quadro normativo instabile e delle attuali turbolenze di mercato”
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Salvaguardare il circolo virtuoso innescato dagli incentivi del superbonus 110%, specie nel rilevante settore delle villette unifamiliari. È con questo obiettivo che ANGAISA, associazione di categoria dei distributori idrotermosanitari, chiede che il Governo approvi al più presto la proroga del termine attualmente fissato al 30 giugno 2022 per il completamento del 30% dei lavori sulle “villette”. Da questo requisito, previsto dalla legge di bilancio, dipende infatti l’applicabilità del superbonus per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 per gli interventi di efficientamento energetico contemplati dal legislatore.
Gli edifici unifamiliari rappresentano il segmento di immobili maggiormente interessato dall’applicazione del Superbonus, sottolinea ANGAISA. I dati più recenti diffusi da ENEA, relativi al febbraio 2022, evidenziano come a fronte di un totale di oltre 122.500 asseverazioni sono circa 19.000 quelle relative a condomini, poco più di 39.000 quelle per lavori in unità immobiliari funzionalmente indipendenti e oltre la metà – ben 64.000 – quelle che riguardano villette unifamiliari.
Il peso specifico di questo segmento di mercato è dunque di tutta evidenza, sia per i risultati complessivi dell’efficientamento energetico nazionale che per quanto riguarda il numero di imprese e operatori professionali coinvolti negli interventi.
Va inoltre rilevato che il comparto dell’edilizia nel suo complesso ha subito, in questi primi mesi del 2022, le conseguenze negative di diversi fattori imprevisti. Il quadro normativo è fonte di incertezza con l’avvicendarsi di modifiche e provvedimenti attuativi – si veda il decreto antifrode – che hanno limitato l’efficacia degli incentivi fiscali, ingenerando un clima di instabilità e sfiducia. La corretta applicazione degli incentivi è stata rallentata da una serie di approvazioni tardive, tra cui quella del recente decreto prezzi. L’esplosione della domanda, trainata proprio da bonus e superbonus, ha causato non soltanto interruzioni nelle catene di approvvigionamento, ma anche difficoltà nel reperire asseveratori e artigiani qualificati in grado di assicurare lo svolgimento dei lavori a regola d’arte, in piena osservanza delle normative.
“In considerazione del protrarsi di uno scenario congiunturale particolarmente difficile come quello attuale, riteniamo fondamentale una proroga al 31 dicembre 2022 per il completamento del 30% dei lavori” – afferma Maurizio Lo Re, presidente ANGAISA. “Siamo convinti di interpretare il pensiero delle principali organizzazioni riconducibili al settore dell’edilizia con questa richiesta sull’applicazione del superbonus. Sappiamo che diverse forze politiche si sono già mosse per far approvare questa proroga in tempi brevi e, a questo proposito” – precisa – “accogliamo in maniera estremamente positiva l’apertura manifestata da Federico Freni, sottosegretario del MEF. Ora è necessario passare dalle dichiarazioni di intenti ai fatti” – dice Lo Re – “salvaguardando l’efficacia di uno strumento fondamentale per promuovere la riqualificazione impiantistica e l’efficientamento energetico del parco immobiliare nazionale”.
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