Salone 2022: LAGO presenta Good House
Lo stand della Casa veneta di 800 metri quadrati che riduce fino all’87% le emissioni di CO2.
Lo stand pensato come una casa. Good House, questo è il suo nome. Uno spazio espositivo di 800 metri quadri che è stato progettato per abbattere fino all’87% le emissioni di CO2.
Per trasportarlo è bastato un solo camion, invece dei sei delle passate edizioni, ha spiegato Daniele Lago, CEO & Head of Design dell’azienda veneta, durante il dibattito ‘Sostenibilità e circolarità del Sistema Casa’ promosso da Intesa Sanpaolo.
Lo stand avrà una presenza pluriennale al Salone, in un’ottica di economia circolare. La realizzazione di ‘Good House’, ha visto coinvolte Spinlife, Spinoff dell’Università di Padova, specializzato in percorsi di sostenibilità ambientale per le aziende, ed Henoto, società di BolognaFiere specializzata in allestimenti fieristici.
Lo spazio è concepito come una casa contemporanea e sostenibile, studiata in un’ottica di circolarità, la struttura totalmente riciclabile. Sono così azzerati i rifiuti e quasi totale è l’abbattimento di peso e di volumi dei materiali.
“Con l’università abbiamo calcolato che se gli stand fossero progettati nel mondo con questo approccio, si avrebbe una riduzione a zero per un anno dell’impatto di 240mila famiglie italiane” evidenzia Lago. “La sostenibilità non è un tema sul quale potere nutrire ancora dubbi. Deve diventare l’aria che respiriamo, un approccio che va stimolato attraverso la cultura, al centro della quale dobbiamo mettere la prosperità. Quest’ultima indica le strade dove, sia socialmente sia per rispetto dell’ambiente, dobbiamo andare. Abbiamo lanciato quest’anno la campagna ‘Never stop caring’ e siamo impegnati a migliorarci e superarci in quello che facciamo”.
Lago precisa inoltre che, “come indicatore produttivo per metro quadro, il nostro stand ha circa un x6 – x7 rispetto alla media di settore: pur producendo tanto, riusciamo a ridurre energia e materia”. Lago si dice comunque dell’avviso che “dobbiamo dare corso a un ‘progresso felice, più che a una decrescita felice, perché l’umanità non accetta la seconda ipotesi e giustamente”.
“Lo sforzo di Lago è quello di sottolineare come il pensiero architettonico debba sempre tenere conto delle autentiche necessità umane” – spiega Daniele Lago, CEO & Head of Design di Lago, “in un contesto come quello che viviamo oggi, in cui la sostenibilità è diventata un’esigenza per tutti, in particolare per il mondo delle imprese. La consapevolezza e la cura dell’ambiente naturale occupato sono passaggi fondamentali di un percorso che deve ambire ad allargarsi verso più direttrici ed espressioni. Il design è per noi un motore fondamentale di questa visione: con ‘Good House’ abbiamo espresso la nostra voglia di progettualità e di design declinato al prendersi cura dell’ambiente e delle persone che lo vivono”.
“La sostenibilità” – sottolinea ancora Daniele Lago, “è un tema vasto, ma ha anche fare con il prenderci cura delle cose e dell’avere amore proprio e nei confronti dell’umanità. La persona deve essere messa in equilibrio con tecnica e natura. Tra l’altro, la pandemia ci ha insegnato che da certi problemi non se ne esce se non in collettività. Dobbiamo imparare ad aprirci e includere. Dobbiamo avere l’ambizione di prosperare. Un termine che ha a che fare per forza con il futuro e con la sostenibilità”.
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