Il punto di partenza
Che l’e-commerce non sia più un’opzione ma uno dei tanti canali di contatto con il consumatore è un dato di fatto. Certamente si differenzia da altri canali perché permette di vendere, ma in fondo ha le stesse regole e dinamiche di uno store tradizionale, fatta eccezione per le inevitabili differenze in termini di logistica di servizio e consegna. Eppure lo guardiamo con diffidenza, lo consideriamo un’entità a sé stante e lo viviamo come una fonte di problemi.
Roberto Liscia, presidente di Netcomm, che abbiamo intervistato in questo numero, ci dice di fare un passo in avanti e non parlare più di brick and mortar ed e-commerce, ma di concepire il retail come tutt’uno. È necessario attuare un radicale cambio di mentalità per ragionare non più in termini di vendite ma di fidelizzazione del consumatore attraverso tutti i canali, prodotti e i servizi a nostra disposizione.
Non è il singolo scontrino che dobbiamo conquistare ma la fedeltà nel tempo del cliente. Un individuo che – soprattutto se appartiene alla gen Z – chiede trasparenza ed esperienzialità, umanizzazione del digitale e uso di tecnologie che anticipano il Metaverso, come la realtà aumentata.
Questo è il punto di partenza per ripensare il futuro.
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