Cersaie 2023, l’edizione della riscossa
Colpita dall'alluvione nel Faentino e da un calo del 20% negli ordinativi, la filiera italiana della ceramica trova nel successo preannunciato del 40° Cersaie un motivo di rilancio
Preceduta da un video e da una testimonianza di Giovanni Savorani, il faentino Presidente di Confindustria Ceramica intorno alle conseguenze dell’alluvione sul comparto della ceramica di Faenza, è stata presentata a Bologna la 40° edizione del Cersaie in programma a Bologna dal 25 al 29 settembre
“Ai clienti che ci hanno chiesto cosa potevano fare per noi, ho risposto: di fare ordini” ha detto Il Presidente di Confindustria Ceramica. In effetti “l’euforia del 2021 e della prima metà del 2022 ha lasciato spazio a un -20% di vendite, in volume, nel primi mesi del 2023 e ora che i magazzini sono pieni anche la produzione si sta fermando“.
Il 2023 vedrà veramente una edizione record di Cersaie. “A 4 mesi dall’apertura di Cersaie, abbiamo il tutto esaurito“, ha detto Emilio Mussini vicepresidente di Confindustria Ceramica con delega alle Attività Promozionali. “Nei 15 padiglioni disponibili quest’anno la superficie complessiva di 145.000 metri quadrati interamente occupata, è di alcune migliaia di metri quadrati superiore”. Gli espositori sono in crescita di alcuni punti percentuali rispetto ai 624 dello scorso anno. Le aziende di ceramica presenti sfiorano il 57% del totale, mentre l’arredobagno rappresenta il 15%. Di assoluto rilievo è la componente estera, nell’ordine del 40%, che conferma ancora una volta l’internazionalità di Cersaie”.
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