Geberit fa più utili vendendo meno. Italia in controtendenza
Alla significativa discesa dei volumi globali (-12,3% nei primi 9 mesi ma solo -1,1% in Italia) si accompagna un miglioramento dei margini e dell'utile per azione
Rispetto ai valori record dell’anno precedente, il fatturato di Geberit nei primi 9 mesi del 2023 (2,39 miliardi di franchi) è diminuito notevolmente: 12,3% in franchi, 8% al netto degli effetti valutari. Gli aumenti nei prezzi, circa il 10% hanno in parte compensato la diminuzione dei volumi. Nel III trimestre il fatturato (728 milioni di Chf) era dell’8% inferiore a quello del III trimestre 2022. Anche la redditività è stata influenzata anche da effetti valutari (in pratica dal rafforzamento del franco svizzero).
Nonostante questo il gruppo svizzero ha dato prova di grande flessibilità, difendendo, anzi aumentando i margini. Il rapporto Ebitda/fatturato è salito del 3,2% a 31,3 e l’utile per azione è cresciuto dell’1,7%.
In Europa il calo è stato particolarmente forte: -9,2% ma l’Italia fa eccezione con una riduzione solo dell’1,1%. Anche in Europa Occidentale (Gran Bretagna/Irlanda, Francia, Penisola Iberica) le cose sono andate bene con -1,4%. Le difficoltà per Geberit provengono dai mercati di lingua tedesca: Germania (-13,4%), Austria (-12,5%) e Svizzera (-5,8%). Dall’estremo oriente non arrivano buone notizie (-4,7%).
Eppure, come fa notare Geberit nel comunicato stampa, “nonostante il contesto di mercato molto difficile, i volumi notevolmente inferiori e un significativo aumento dei salari, i margini operativi sono aumentati in modo significativo, l’operativo Il flusso di cassa e l’utile per azione sono aumentati nelle valute locali. Questa forte prestazione è stata principalmente per l’elevata flessibilità operativa, soprattutto negli stabilimenti e nella logistica prezzi dell’energia significativamente ridotti e una gestione coerente dei prezzi”.
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