Angaisa: bonus essenziali per le ristrutturazioni
Le famiglie vorrebbero ridurre i consumi energetici delle loro case ma la riduzione dei redditi disponibili non lo consente, afferma una ricerca curata da Nomisma
Nemmeno un italiano su tre vive in una casa costruita dopo il 1990. Il 56% vorrebbe intervenire per ridurre i consumi energetici della propria abitazione ma solo l’11% lo ha fatto nello scorso anno, approfittando del superbonus e delle detrazioni fiscali. Questi alcuni dei risultati presentati al XXIV Convegno nazionale Angaisa e tratti dalla ricerca “Efficientamento energetico. La propensione delle famiglie italiane al rinnovamento e alla ristrutturazione della casa” curata da Nomisma.
Si stenta a intervenire sui consumi per una semplice ragione: non ci sono soldi! Due terzi degli intervistati affermano di aver diminuito il risparmio e quasi il 60% pensa che lo stesso avverrà nei prossimi 12 mesi
La metà afferma di aver dimezzato la propri capacità di spesa nei precedenti 12 mesi e prevede che lo stesso avverrà nel prossimo anno.
Si tratta infatti di interventi importanti: il costo medio degli interventi realizzati è stato nell’ordine dei 20.200 euro. Si è trattato soprattutto di interventi finalizzati al miglioramento termico dell’edificio (71%), all’installazione di impianti di condizionamento (64%), all’implementazione di dispositivi di domotica e gestione dei consumi (45%) e all’installazione di pannelli solari/impianti fotovoltaici (31%).
Significativo anche il dato relativo alla messa in opera di sistemi per il recupero acque (27%). Fra quelli che invece non hanno realizzato investimenti di questo tipo, le principali motivazioni “frenanti” sono state quelle relative ai costi (per il 46% gli interventi sono troppo onerosi), alla mancata necessità di efficientare gli impianti, alla complessità e al rischio percepiti nel percorso di accesso agli incentivi (bonus). Il 75% delle famiglie che hanno effettuato interventi di questo tipo negli ultimi 12 mesi ha fatto richiesta di detrazioni fiscali e bonus; se non ci fossero stati gli incentivi, il 39% non si sarebbe attivato.
Per la realizzazione degli interventi le famiglie hanno fatto affidamento a professioni di comprovata esperienza, con i quali è stato possibile instaurare o mantenere un rapporto di fiducia e un contatto diretto. Pesano la conoscenza pregressa (29%), ma anche e soprattutto i suggerimenti e le esperienze di amici e conoscenti (47%). Il ruolo dei professionisti coinvolti è rilevante sia nella fase di reperimento delle informazioni necessarie per pianificare i lavori, sia naturalmente per la loro esecuzione.
A questo proposito va sottolineato che i distributori specializzati mantengono una importante leadership nel grado di soddisfazione delle famiglie. Il 76%, tra coloro che vi hanno fatto ricorso, manifesta una soddisfazione molto elevata; a seguire i muratori (74% le famiglie estremamente soddisfatte), i negozi fai-da-te (73%), gli idraulici specializzati (70%) e le imprese edili (69%). 3 Le maggiori criticità riscontrate durante gli interventi hanno riguardato, di gran lunga, il problema legato al ritardo nella consegna dei materiali o alla difficoltà di reperirli (66%).
Resta confermato il ruolo essenziale dei bonus: la maggioranza di chi investirà (8 famiglie su 10), lo farà ancora una volta ‘motivata’ dall’esistenza dei bonus edilizi, sia pure in versione “light”, a partire da ecobonus e bonus casa, a cui si aggiungono gli incentivi regionali, il superbonus e il conto termico. Il 66% di coloro che hanno intenzione di effettuare interventi di efficientamento energetico dichiara che probabilmente non si attiverebbe in assenza di questi incentivi.
“La transizione energetica è un percorso che riserva grandi opportunità per il sistema produttivo del nostro Paese” – commenta Maurizio Lo Re, Presidente di Angaisa, “l’applicazione italiana di RepowerEU sia quindi l’inizio di una strategia che incentivi i cittadini ad investire, con regole coerenti e stabili. La distribuzione specializzata nel settore idrotermosanitario sarà propulsore del cambiamento, forte della relazione di fiducia che la lega alle famiglie tanto quanto alle industrie. Facendo leva sulle competenze tecniche e commerciali che caratterizzano il nostro operato sul territorio, continueremo a rendere concreta la riqualificazione energetica nelle case di tutti gli italiani”.
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