Conferenza stampa a Cannes per il cast di Lazzaro felice, il film di Alice Rohrwacher presentato ieri in gara sulla Croisette. Una produzione Tempesta insieme a Pola Pandora (Germania), Ad Vitam (Francia), Amka Films Production (Svizzera), Arté France Cinema (Francia) e con Rai Cinema (il film ha avuto anche il contributo del Mibact e della Regione Lazio. Tante le domande alla regista, che ha specificato: “E’ nata prima l’idea di rapresentare la fine della mezzadria e il passaggio da un medioevo sociale a un altro post apocalittico e cittadino. Ma la figura di Lazzaro, alla fine, ha preso sempre più importanza nella storia. Volevo raccontare un modo di essere, uno stare al mondo; la possibilità della bontà che ciclicamente muore e poi ritorna. In questo senso lo sguardo di Lazzaro è indenne al tempo; ci passa attraverso e continua a tornare e a interrogarci come possibilità di scelta. Rimane, comunque, una storia classica; quella dell’Araba Fenice che muore e risorge. Abbiamo rappresentato un mondo che si trasforma e cambia ma rimane identico a sé stesso, con la tendenza di alcuni a sfruttare altri; è una tragedia ma raccontata in modo leggero”. Continua la regista: “Chiediamo allo spettatore di tornare innocente nel vedere questo film anche se sappiamo che non è facile. Si tratta di una fiaba che prende spunto dalla realtà. Come nelle favole esiste una netta distinzione tra buoni e cattivi, anche se per Lazzaro non esistono né buoni né cattivi. Come nelle favole c’è il lupo che rappresenta per Lazzaro la possibilità di tornare e di farsi conoscere; il lupo è anche “l’altro” di cui abbiamo sempre paura. E’ certamente un film spirituale in senso ampio che cerca di riunire la fiaba e la realtà. La felicità di Lazzaro è quella di vedere gli altri felici anche se a lui capitano molte disavventure”. Ha concluso Alice Rohrwacher: “Ermanno Olmi e i fratelli Taviani sono sicuramente i riferimenti che vengono in mente guardando Lazzaro felice; sono riferimenti molto profondi per me e che a volte scopro emergere mentre giro i film”. Dal punto di vista produttivo ha spiegato Carlo Cresto-Dina di Tempesta Film: “Questo film è cresciuto poco a poco organicamente nella scrittura e nella realizzazione. E’ stato complicato, come lo è per tutti i film, finanziare questo progetto. Fortunatamente fin dall’inizio abbiamo avuto la fiducia di coproduttori e importanti italiani ed europei che ci hanno ulteriormente motivato nell’andare fino in fondo”. Ha concluso Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema: “Lazzaro felice è soprattutto un film internazionale. Per noi è stato facile scegliere di coprodurlo; fin dall’inizio abbiamo seguito i passi e il talento di Alice Rohrwacher”.Il film sarà nelle sale da fine maggio per 01 Distribution.
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