Barbagallo (Anica), ridurre i costi dei film
«In Italia i costi dei film, anche se sono più bassi che in Francia, non sono più sostenibili: con l’aiuto di tutti, artisti e lavoratori, bisogna pensare a sistemi di produzione più economici». Lo ha spiegato ieri al Bif&st (Bari International Film Festival) Angelo Barbagallo, presidente della sezione produttori Anica durante un incontro con il pubblico dedicato al mestiere del produttore. «Sono sproporzionati – ha proseguito Barbagallo – i compensi “sopra la linea”, di registi, sceneggiatori e attori, ma anche quelli “sotto la linea”, per rigidità sindacali e dei contratti di lavoro per orari e composizione della troupe. E poi produrre in pellicola ormai non ha più senso: è necessario passare definitivamente al digitale che permette un risparmio su tempi e costi». Per il titolare di BiBi Film, che ha ripercorso le fasi della sua carriera (a cominciare dal lungo sodalizio con Nanni Moretti in Sacher) e ha annunciato la fine delle riprese dell’opera prima di Luigi Lo Cascio, da lui prodotta, è necessario anche un maggiore impegno di Sky in favore del cinema italiano.
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