Fabrizio Piscopo lascia Rai Pubblicità?
È dato quasi per certa la fine dell’era Piscopo in Rai Pubblicità: secondo indiscrezioni, infatti, l’amministratore delegato della concessionaria Rai starebbe trattando con l’azienda per lasciare il suo incarico. I possibili candidati a sostituirlo, sempre secondo le voci, sono Gian Paolo Tagliavia, Chief Digital Officer e ad di RaiCom, Mauro Gaia, consigliere delegato di Videa group e Raimonzo Zanaboni di Rcs Pubblicità. Ma a cambiare potrebbero essere non soltanto i vertici della concessionaria: Anna Maria Bernini, parlamentare di Forza Italia-PDL, ha depositato in commissione di Vigilanza una risoluzione «sull’adozione da parte della Rai di procedure idonee a valorizzare la vendita degli spazi pubblicitari» che si pone, in sostanza, contro i forti sconti che Rai Pubblicità avrebbe applicato ai suoi listini, che avrebbero raggiunto l’85% con punte superiori al 90%. Una pratica che sconfinerebbe nel dumping e contro la quale ha puntato il dito anche Mediaset, presentando al Garante delle Comunicazione un esposto che verrà discusso domani, 19 dicembre. Mediaset ha presentato un ulteriore esposto accusando Rai di pratiche illecite in merito agli affollamenti pubblicitari (si ricorderanno, in questo senso, anche le recenti dichiarazioni di Pier Silvio Berlusconi): Rai ha un tetto del 4%, ma grazie alle compensazioni arriva al 5% su Rai1 e al 3% su Rai3. Di pari passo con questo esposto c’è la seconda risoluzione presentata da Bernini, che chiede appunto l’applicazione «su ogni singola rete, e non cumulativamente per le tre reti generaliste, il limite del 4% di affollamento pubblicitario di cui all’art. 38 , comma 1, del Tusmar”». In più, si chiede l’eliminazione delle telepromozioni e delle televendite, perché «proprie più dei network nazionali e delle televisioni private locali che della società concessionaria».
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