Mentre sono appena iniziate a Scicli, ai piedi delle grotte di Chiafura, le riprese della seconda serie, in sei episodi, del “Giovane Montalbano”, con la troupe della Palomar che resterà in provincia di Ragusa fino a gennaio, il “Commissario Montalbano” rischia un trasferimento in Puglia, a Otranto. L’indiscrezione di Repubblica.it avrebbe dell’incredibile, visto il legame della serie con la Sicilia. Tuttavia, il produttore della serie Carlo Degli Esposti (Palomar) lamenta che, nonostante il ritorno economico e turistico offerto alla Sicilia, le cui bellezze sono state “esportate” nel mondo grazie alla fiction, «la Regione non ha dato un euro per la produzione», mentre la Puglia «farebbe ponti d’oro». Il sindaco di Noto avrebbe perfino pensato di dedicare un museo alla fiction di Montalbano e i comuni del Ragusano sarebbero pronti a tassarsi per non perdere il Commissario. Ora i sindaci della provincia si riuniranno per definire una proposta unitaria da sottoporre al produttore, senza tralasciare l’ipotesi avanzata dal Comune di Ragusa di destinare parte della tassa di soggiorno alla produzione della fiction.