Assobagno, 20 anni di storia di uomini e imprese
Assobagno taglia il traguardo dei vent’anni ed è ora di consuntivi per pianificare il futuro. Il Presidente Elia Vismara: “Un traguardo importante per l’evoluzione del settore e della vita associativa”.
“20Assobagno: 20 anni di storia, di uomini e imprese”. È questo il titolo scelto da Assobagno – che rappresenta oltre 150 imprese italiane produttrici di arredamento e articoli per il bagno – per l’assemblea annuale in programma ieri a Erbusco; un titolo che ricorda una ricorrenza speciale: i primi 20 anni di di vita dell’associazione.
“Era il 13 febbraio 2002 quando l’allora Federbagnoclima – associazione dei Produttori Idrotermosanitari – e il Gruppo Bagno di Assarredo si fondono in FederlegnoArredo costituendo l’attuale Assobagno – spiega il presidente Elia Vismara di fronte ad associati e past president – e oggi siamo qui per ricordare la nostra storia fatta di uomini e imprese, quel cuore pulsante dell’associazione che ha saputo evolversi, svilupparsi e proiettarsi verso il futuro anche nei momenti di grande difficoltà, come quello recente. Il nostro settore – prosegue Vismara – come la storia stessa dell’associazione dimostra, è stato protagonista di un’importante evoluzione in questo quarto di secolo e interprete di un diverso modo di vivere e pensare la stanza da bagno. La ricerca, il saper anticipare il futuro da parte delle nostre aziende, sono stati la chiave di lettura di questi primi 20 anni, come è risultato fondamentale il ruolo dell’Associazione e della Federazione che ha condiviso, sostenuto e stimolato questi processi.”
I dati forniti dal Centro Studi FederlegnoArredo ci dicono che i consuntivi 2021 sono positivi. Nel 2021 il Sistema Arredobagno – 972 imprese operanti nel settore e 22.624 gli addetti – di cui Assobagno rappresenta oltre il 50%, ha fatto registrare un andamento positivo grazie al forte legame con la componente residenziale, con un fatturato complessivo di 3.807 milioni di euro, di cui 2.104 per l’Italia e 1.703 per l’export e un saldo commerciale pari a 1.049 milioni di euro; +22,5% la variazione del fatturato alla produzione sul 2020 e +11,5% sul 2019, ritornando in valore sopra ai livelli pre-pandemici. Ciò grazie in particolare alle vendite sul mercato italiano (+29,9% in valore sul 2020, equivalenti a un +14,1% sul 2019 ). Positive ma con un tasso di crescita più contenuto anche le esportazioni (+14,4% sul 2020, +8,5% sul 2019) che pesano per meno della metà (45%) del fatturato totale. (dati: Centro Studi FederlegnoArredo)
“Inutile negare che oggi lo scenario è molto complicato – continua il presidente Elia Vismara – nonostante l’arredobagno, come i dati dimostrano, e il settore arredo nel suo complesso, abbiano reagito meglio di altri al mordere della crisi. Ma oggi il caro energia, le difficoltà nell’approvvigionamento di materie prime e l’incertezza geopolitica ci tengono con il fiato sospeso e ci costringono a essere prudenti e vigili per il futuro. Ci tengo a ringraziare i nostri past president, Nicoletta Fontana, Gianluca Marvelli. Mauro Guzzini e Paolo Pastorino ognuno dei quali con azioni concrete e lungimiranza ha contribuito a costruire l’associazione che oggi siamo qui a raccontare. Adesso abbiamo il difficile compito di interpretare i mesi che ci aspettano.”
Per quanto riguarda le esportazioni – che costituiscono il 45% delle vendite complessive e ammontano a 793,6 milioni di euro (+13,75 sul 2021) – confermano la Germania primo mercato (17% dell’export totale) con una variazione positiva del 12 nel periodo gennaio-maggio 2022, i dati sul 2021 (140 milioni di euro). Bene anche la Francia, secondo mercato: +5,2% sul 2021, (quasi 129 milioni di euro), mentre gli Stati Uniti sono il terzo mercato con 41,21 milioni di euro, registrano un +38,8 sul 2021. A seguire il Regno Unito (39,70 milioni di euro) e un +5% sul 2021. Chiude la classifica dei top 5 la Svizzera con 38,81 milioni di euro e un +20,6 %. (dati: Centro Studi FederlegnoArredo).
“Ci confortano in tal senso – prosegue Elia Vismara commentando i dati del Centro Studi FederLegnoArredo – i dati delle ultime rilevazioni del nostro centro Studi su un campione di aziende, secondo cui si prevede una chiusura d’anno a +10,3%, con un andamento positivo sia per l’Italia che per l’estero (rispettivamente +9 e +12,1%). La stragrande maggioranza delle imprese reputa che chiuderà l’anno con ricavi in crescita rispetto all’anno precedente per quanto riguarda le vendite sul mercato interne, percentuale che scende per l’estero. Segnali di ottimismo che cogliamo con favore ma che non ci distolgono dalle difficoltà del momento che lo stare all’interno di un’associazione e di una federazione ci permetterà di affrontare con più forza”.
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