Confindustria Ceramiche preoccupata per il 2023
Savorani alla Assemblea Annuale traccia un panorama pessimista sulla situazione del comparto
L’annuale assemblea di Confindustria Ceramica ha riassunto gli ottimi risultati dello scorso anno (8,72 miliardi di euro, +16,8%) sottolineando il successo delle esportazioni (6,4 miliardi, +14%) ma parlando del presente, nella relazione del presidente Giovanni Savorani il successo della 40° edizione del Cersaie, che ha già occupato gli spazi tre mesi prima del via, è l’unico punto di ottimismo. Come riferisce il Sole24Ore la relazione del Presidente “trasuda scoramento”.
Le previsioni rimangono negative soprattutto per l’export (-25% nel I trimestre). Le aziende italiane sono state colpite molto più di quelle spagnole ed extraeuropee dalle conseguenze della guerra in Ucraina: aumento dei costi della materia prima e dell’energia. Secondo Savorani inflazione e tassi di interesse sono troppo alti per sperare in un revival di spesa delle famiglie sul bene-casa.
A tutto queste si aggiungono le politiche controproducenti di Bruxelles sulla decarbonizzazione, gli impegni non mantenuti da Roma sull’avvio delle trivelle per estrarre gas a km zero e il ritardo nei cantieri per opere strategiche quali la bretella Campogalliano-Sassuolo, la Cispadana, il raccordo ferroviario tra gli scali merci di Marzaglia e Dinazzano.
Insomma un 2023 tutto in salita per il comparto che vede anche il tramonto delle agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni.
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