Crescita record per Geberit in Italia nel 2022
A livello globale il gruppo perde vendite in volumi. Nel IV trimestre -13% in franchi a causa del destocking dei grossisti e della domanda debole. Italia e UK sono i Paesi nei quali il gruppo svizzero è cresciuto maggiormente.
Nel 2022, il fatturato netto del Gruppo Geberit è diminuito del 2,0% a 3.392 milioni di franchi. La forza del franco svizzero ha depresso il fatturato che altrimenti avrebbe chiuso in crescita del 3% circa.
La crescita nella seconda parte dell’anno è stata dovuta ai forti aumenti dei prezzi di vendita (circa il 9%) mentre nella prima parte era dovuta all’aumento dei volumi. A metà anno i grossisti hanno puntato alla riduzione delle scorte sia per gli aumenti straordinari dei prezzi, sia per la debolezza della domanda.
Tuttavia, il successo del lancio di nuovi prodotti e la forte crescita nei mercati emergenti hanno avuto un effetto positivo sulla crescita dei volumi.
Un IV trimestre negativo a livello globale.
Il fatturato netto nel quarto trimestre ha raggiunto i 667 milioni di franchi, pari a un calo del 13,6%
rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Dopo gli aggiustamenti valutari, la diminuzione
è stimata al 7,2% a fronte di aumenti di prezzo di circa il 13%. In alcuni paesi europei, si è visto uno spostamento della domanda dal sanitario al riscaldamento a causa della crisi energetica.
Mercati: ottimo risultati in Italia e UK
Nonostante il difficile raffronto con il 2021, i mercati europei hanno registrato risultati positivi tassi di crescita in tutti i paesi e le regioni nel 2022. Complessivamente, questi mercati sono cresciuti del +4,3% dopo aggiustamenti valutari.
Crescita a doppia cifra in Regno Unito/Irlanda (+13,8%), Italia (+13,5%) e la Penisola Iberica (+10,1%). I tassi di crescita sono stati registrati anche nell’Est Europa (+6,5%), Paesi Nordici (+5,1%), Svizzera e Francia (entrambe +4,1%), Benelux Paesi (+3,7%), Austria (+3,3%) e Germania (+0,8%). L’area Medio Oriente/Africa continua a crescere molto bene a +21,4%. Scarsi i progressi in America (+2,8%) mentre l’Estremo Oriente Regione Est/Pacifico (+6,5%) ha risentito negativamente dei lockdown e del rallentamento del
attività di costruzione di edifici in Cina.
La pressione sui margini nel 2022 è derivata principalmente dal massiccio aumento di materie prime (+19%) ed energia. Il gruppo non ha potuto ribaltare interamente questi aumenti sui prezzi e questo ha avuto un impatto negativo sul margine EBITDA che nel 2022 sarà del 27
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