Calo della pedonabilità, domanda debole, fatturati che per molti sono in discesa costante. Sono solo alcuni dei fattori che contribuiscono all’erosione dei livelli di marginalità del canale. Sei importanti retailer ci hanno raccontato come stanno cercando di contrastare il fenomeno.
Gianluca Di Palma, direttore commerciale di Aquilanti Expo (Viterbo): “Abbiamo deciso di impegnarci in un’attenta ricerca sul prodotto e di razionalizzare i fornitori andando anche a stringere con loro accordi commerciali importanti, forti dei nostri volumi di fatturato e dei tempi di pagamento molto veloci”.
Franco Fissore e Carla Monasterolo, titolari di Fissore Ceramiche (Moncalieri – To): “Traiamo vantaggio dagli interventi fatti per ridurre i costi della struttura. L’aver trasportato i muletti dal gasolio al metano ha portato a un risparmio sull’utilizzo del 50%, mentre il nuovo impianto fotovoltaico da 90 KWh e l’inserimento delle lampade a led ci consentono importanti economie sui costi dell’energia”.
Enrico Celin, direttore generale e amministratore delegato di F.lli Beltrame (Padova): “Lo showroom deve modificare il proprio approccio e andare sempre più verso la consulenza d’arredo in modo da riuscire a difendere i propri margini e anche a rassicurare il cliente sull’investimento che sta sostenendo”.
Maurizio Lo re, contitolare Lo Re Giovanni (Messina): “La chiave di volta è il marketing d’acquisto che deve saper trarre vantaggio dalla disponibilità dell’industria, pressata dalla necessità di difendere i propri volumi di vendita, a riconoscere condizioni commerciali davvero vantaggiose”.
Daniele Campi, direttore commerciale divisione edilizia di Ticchioni (Collestrada – Pg): “La padronanza del dato della sala mostra fino al dettaglio del singolo fornitore, del venditore e della redemption di vendita delle attività di marketing e comunicazione, è un’arma nella relazione con l’industria e con il cliente”.
Gianluca Scoppettuolo, contitolare e consigliere delegato di Paolo Scoppettuolo (Mirabella Eclano – Av): “Puntiamo a un fatturato di qualità e, anche per questo, abbiamo scelto di comunicare il servizio e non il prezzo. Inoltre, stiamo negoziando con i fornitori la riduzione dei tempi di pagamento a fronte di un consistente sconto di cassa”.
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