Emergenza settore ceramica a rischio default
Emergenza rischio materie prime per colpa della guerra: lancia l'allarme Benedetta Fiorini
“Una crisi che sembra non avere mai fine per le nostre imprese italiane. Caro-bollette prima ed ora il conflitto in Ucraina, stanno mettendo in ginocchio chi in questi mesi stava faticosamente cercando di ripartire. Il Donbass è un fornitore strategico di materie prime insostituibili per l’intera industria ceramica italiana, in caso di interruzione delle forniture si presenterebbe un rischio oggettivo di default per tutta la filiera, con conseguenze per l’economia di tutto il Paese. Per il bene di tutti, basta con questa guerra!”
Così commenta sul suo profilo Facebook la deputata emiliana della Lega Benedetta Fiorini, segretario della commissione Attività produttive.
La guerra potrebbe portare a una forte crisi del settore della ceramica. La zona vicina al Donbass infatti è un fornitore strategico di materie prime per l’industria sia itliana che europea.
Nel 2019 sono stati importati dall’Ucraina 2,2 milioni di tonnellate di argilla ed oltre 200 mila tonnellate di caolino. Si stima che, al momento, le singole aziende produttrici abbiano scorte di materie prime per meno di un mese di produzione
Per l’Italia la continuità di tali forniture è essenziale per garantire l’attività delle imprese ceramiche e l’occupazione che esse assicurano sia direttamente (35.000 addetti nella filiera) che nell’indotto nei distretti produttivi e logistici in particolare nell’Emilia-Romagna
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it