Villeroy&Boch: fatturato: -11% ma cresce in Europa meridionale e Cina
La società realizza nei primi nove mesi un fatturato consolidato di 650,6 milioni di euro e un EBIT di 56,8 milioni di euro
In attesa di presentarsi sul mercato nel 2024 insieme a Ideal Standard, Villeroy & Boch non può che registrare la prosecuzione di un 2023 deludente. Il fatturato consolidato del Gruppo Villeroy & Boch al netto degli effetti valutari nei primi nove mesi del 2023 è stato inferiore dell’8,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Senza considerare questi effetti la riduzione è del 10,7%. A pesare è la riduzione della domanda in Europa, Medio Oriente, Africa (-13%). Attenzione però: ancora una volta si nota un andamento divergente: Italia ed Europa meridionale segnano + 9,6% mentre in Europa centrale le vendite scendono del 13,5%. Molto bene la Cina grazie al contract (+13%).
La redditività è scesa in modo più o meno proporzionale al fatturato. L’EBIT dei primi nove mesi del 2023 è stato pari a 56,8 milioni di euro, in calo dell’11,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (64,3 milioni di euro). Il calo degli utili dovuto allo sviluppo dei ricavi è stato solo parzialmente compensato dai risparmi sui costi e dai proventi derivanti dalle coperture valutarie.
Divisione Bathroom
I ricavi (a valuta costante) generati dalla Divisione Bathroom & Wellness nei primi nove mesi del 2023 sono stati inferiori dell’11,5% rispetto all’ottimo anno precedente (€ 506,3 milioni), principalmente a causa di fattori economici. I ricavi nominali ammontano a 435,8 milioni di euro in diminuzione del 13,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il calo dei ricavi è stato osservato in tutti i settori di attività. Tale andamento è stato particolarmente pronunciato nel business della ceramica sanitaria (-39,9 milioni di euro) a causa del rallentamento del settore edile in Europa e nel business del benessere (-14,4 milioni di euro). La Divisione ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con un risultato operativo (EBIT) di 45,7 milioni di euro (anno precedente: 53,9 milioni di euro). Il calo degli utili dovuto allo sviluppo dei ricavi è stato solo parzialmente compensato dal calo dei prezzi di acquisto, soprattutto nel settore energetico.
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