La bozza di bilancio consuntivo 2011 della Siae registra un utile di gestione pari a circa 900.000 euro. Il ministro Lorenzo Ornaghi, in audizione alla commissione cultura della Camera, ha commentato: «Costituisce un punto di partenza positivo e un significativo traguardo raggiunto dal commissariamento che ha evidentemente prodotto risultati positivi, introducendo significativi elementi di risparmio e di efficienza». La Siae, ha ricordato Ornaghi, non riceve alcun contributo diretto a carico dell’erario e non pone problemi di spending review. Per Ornaghi, la natura in parte pubblica della Siae (quella privata di collecting presenta solo problemi gestionali) esigerebbe «una garanzia di tipo pubblicistico, anche in un’ottica solidaristica, per non abbandonare le fasce più deboli o meno fortunate, tra gli autori, in una condizione di difficoltà che inevitabilmente potrebbe incidere negativamente sull’effettività della tutela dello stesso diritto d’autore». Sulla questione della liquidazione del patrimonio immobiliare del Fondo pensioni, il ministro ha affermato: «La complessa operazione del Fondo pensioni e del patrimonio immobiliare della Siae è stata oggetto di critiche e di polemiche. Il ministero in qualità di amministrazione vigilante, non ha rilevato, allo stato, elementi di criticità tali da inficiare la validità dell’operazione». Sul versante della governance della Società, il ministro ha ricordato che la gestione commissariale ha elaborato un progetto articolato di riforma dello statuto, innanzitutto volta a introdurre il sistema del voto ponderato, per dare più peso agli associati che maggiormente contribuiscono al bilancio societario. Questo progetto è ora all’esame degli uffici tecnici del Ministero e della Presidenza del Consiglio.