Streaming: avanti tutta
La tv in streaming continua a crescere: secondo gli ultimi dati di Ampere Analysis, infatti, oggi ci sono oltre 400mln abbonamenti tra gli Usa e i cinque principali mercati europei occidentali. Si tratta di una media di quattro abbonamenti a famiglia per gli Usa e due in Europa occidentale: in entrambe le aree, evidenzia la società di ricerca, il 10% delle famiglie “svod” hanno già attivi almeno cinque servizi. La pandemia e l’isolamento hanno portato a un’accelerazione della già rapida crescita del mercato, che ora obbligherà a un cambio strategico nei modelli di business che andrà a impattare tutta la supply chain fino al consumatore. Tra gli eventi che hanno galvanizzato il settore, Ampere elenca lo sviluppo dei servizi avod, i lanci dei servizi streaming degli studios, il rafforzamento dei servizi locali a firma dei brodcaster e, ovviamente, tutte le conseguenze sulla circolazione dovute al diffondersi del Covid-19. Tutti cambiamenti che si rifletteranno sullo sviluppo del mercato.
L’EVOLUZIONE. Come già altri analisti hanno evidenziato, il proliferare delle offerte porterà alla nascita di servizi multi-streaming a pacchetto, che permetteranno dunque l’accesso a più offerte da un solo punto di accesso, come già accade con piattaforme quali Roku (che ha recentemente acquisito la library di Quibi), Amazon Fire e Sky Q. Allo stesso tempo, si svilupperanno anche joint-venture come quelle di BritBox (Bbc, Itv) e Salto (France Télévisions, Tf1, M6) che permetteranno ai singoli broadcaster di entrare in altri territori.
2 MILIARDI IN 5 ANNI. A evidenziare la crescita del mercato anche l’ultimo report di Juniper Research,
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