Il marketing di prossimità
L’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate ha rilevato che nel primo trimestre del 2019 la compravendita di immobili ha segnato un aumento dell’8,8% rispetto allo stesso periodo del 2018, proseguendo una crescita che non si arresta dal 2014.
Roma e Milano, seguite da Bologna e Genova, sono le piazze che hanno incrementato i volumi di compravendita in modo rilevante e hanno avuto i tassi di espansione più elevati.
Sono aumentati gli investimenti nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni anche grazie a bonus e incentivi. È il caso di dirlo, l’amore per il mattone resta al primo posto per gli italiani. E, tra i tanti settori, ne ha beneficiato anche il nostro. Per questo abbiamo deciso di dedicare la copertina alla casa e a tutto il settore immobiliare, alle più recenti tendenze nell’arredamento, per concludere con una guida sugli ultimi aggiornamenti relativi al Bonus Mobili e sulle ristrutturazioni.
Perché tutto questo? Perché per i retailer di arredo bagno, per i negozi d’arredo e ovviamente per i produttori, la casa è il primo e più importante business: un parco di abitazioni da arredare, cui vanno aggiunti i secondi impianti, oppure un numero crescente di abitazioni e di edifici obsoleti da ristrutturare. E la comunicazione – se ben fatta – resta l’arma più importante che ha il canale per intercettare il cliente che acquista, rinnova, ristruttura. Più volte abbiamo detto, anche grazie all’aiuto di esperti, di mixare in modo più sapiente la comunicazione online (web + social), di investire nel sito aziendale e renderlo più appealing e soprattutto di puntare sul direct e sull’engagement marketing perché aiutano a comunicare direttamente con clienti specifici e a creare una connessione tra insegna e consumatore.
Non dobbiamo dimenticare che in tutti questi esempi l’ipotetico cliente va sollecitato ed emozionato allo stesso tempo, con messaggi capaci di conferire autorevolezza, serietà e professionalità (non è un caso che non stiamo citando il fattore prezzo…). Ma non è tutto. Sempre nel campo dei nuovi mezzi di comunicazione, ci sono anche strumenti validi all’interno del negozio (come i beacon) che permettono ai negozianti di raccogliere una quantità di dati sui consumatori e i loro comportamenti in store (il numero di visite,
i visitatori unici, i nuovi visitatori, ma anche i potenziali, ovvero coloro che passano davanti al negozio ma che, per qualche motivo, non entrano).
Il marketing di prossimità è, a nostro avviso, una tecnica molto valida per analizzare anche i dati inerenti al flusso di clienti e i percorsi d’acquisto che aiutano a conoscere le abitudini e i gusti di chi varca la soglia dello store. Questi sistemi sono ormai consolidati in altri settori (si pensi al food e al fashion), che hanno constatato come trasformare lo sconosciuto in conosciuto sia il primo passo per aumentare la redditività e hanno capito come avvicinarsi soprattutto al target giovane, il più difficile da intercettare e quello che, secondo le ultime ricerche, è il più scontento della propria abitazione e il più desideroso di cambiarla.
Ora c’è un modo per ingaggiare anche loro.
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