Nei sogni 2021 degli italiani ci sono casa, salute, viaggi e digital
I sogni degli italiani per il nuovo anno spaziano dalla voglia di vaccinarsi ai viaggi, passando per progetti più concredi come il digital e l’acquisto di grandi elettromestici per rendere la casa ancora più comoda e usufruibile.
Secondo il sondaggio “2021, l’anno che verrà” svolto in collaborazione Coop-Nomisma e nell’indagine “2021 Restart. Il nuovo inizio per l’Italia e gli italiani” rivolta alla community del sito di italiani.coop, la “bolla” in cui gli italiani si sono chiusi facendo di necessità virtù è prossima all’esplosione. E fra le voci di spesa in crescita, tornano prepotentemente i viaggi e le vacanze, la voglia di tornare a vivere come prima, senza restrizioni e una nuova mobilità (sostenibile e Covid free).
La casa e il cibo rimangono dei caposaldi nel post-Covid: ristrutturazioni, domotica e acquisti di elettrodomestici figurano ai primi posti nella lista dei desideri. Il cibo resta sostenibile ma ancor più scelto tra produzione locale e filiera controllata.
Per il 37% il termine “speranza” è quello che meglio descrive il 2021, seguito da “cambiamento” (19%) e costruire “qualcosa di nuovo”. Il 2020 si chiude con la più ampia contrazione dei consumi dal dopoguerra (-10% rispetto all’anno precedente) e il 2021 vedrà certamente una ripresa (stimabile in un + 4,9%) che non consentirà però di riguadagnare i livelli e la composizione della spesa pre-Covid. Il 21% degli italiani prevede ad oggi, di spendere più del 2019, ma quale sarà l’effettiva concretizzazione di questo desiderio?
Ovviamente nelle intenzioni di spesa, si valorizzano alcune categorie rispetto ad altre, e questa differenza si nota molto più degli scorsi anni. Il mondo dei trasporti, ad esempio, è quello in cui gli italiani pensano di ridurre le spese rispetto allo scorso anno. Ma anche abbigliamento, calzature, abbonamenti, pay tv risentono pesantemente del timore della riduzione dei redditi.
La casa invece resta il caposaldo del Post Covid: uno su 5 sogna la domotica, quasi 4 su 10 ragionano su ristrutturazioni o efficientamento energetico, e ai primi posti nella lista dei desideri compaiono anche le spese per rinnovare l’arredamento, i grandi elettrodomestici (lavatrice, lavastoviglie…) e persino i robot da cucina.
Il digital e le soluzioni smart seguono a ruota: quasi un italiano su 2 investirà su nuovo smartphone, tablet, pc, smart tv; anche i pagamenti on line, l’e-grocery e il delivery saranno sempre più frequenti.Il cibo rimane imperterrito come uno degli ambiti dove spendere di più ma cambia leggermente volto: l’onda lungo dello “slow cooking” continua a prediligere ingredienti base rispetto ai piatti pronti. La cucina personale diventa fondamentale in questo periodo più o meno lungo e più o meno interrotto di lockdown.
Le difficoltà economiche hanno favorito la crescita del discount (+9,1%) e scendere quella degli ipermercati (-2,8%). L’e-commerce ha una variazione che sfiora il +140% e contribuisce con quasi un punto percentuale la crescita complessiva del settore.
Ma proprio l’e-commerce rappresenta il dilemma degli operatori della filiera. Per i top manager alimentari costituisce contemporaneamente una minaccia (per il 60%) ed una opportunità (40%).
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it