Nei primi cinque mesi dell’anno il cinema italiano ha registrato una quota di mercato del 19,5% con il 36% dei film in uscita.
Pur con successi importanti come La befana vien di notte (7,7 milioni di euro; uscito a fine 2018), seguito a stretto giro da 10 giorni senza mamma (7,4 milioni), nessun titolo, però, è riuscito a raggiungere i 10 milioni di euro. Ma tirare ora le fila sarebbe prematuro.
Nei prossimi 12 mesi, infatti, ci attende il meglio del cinema italiano commerciale e d’autore. Quel cinema in grado di spostare l’ago della bilancia, di smuovere le masse e di lasciare un segno indelebile al box office.
Primo tra tutti, il re mida italiano Checco Zalone, che aprirà il 2020 con una nuova commedia ambientata tra l’Africa e l’Italia, intitolata Tolo tolo. Ma non solo. Ci attendono, infatti, anche Il giorno più bello del mondo di Alessandro Siani (di cui trovate la nostra visita sul set a pagina 24), Pinocchio di Matteo Garrone, con Roberto Benigni, Gigi Proietti, Rocco Papaleo e il piccolo Federico Ielapi, lo spin-off del serial Gomorra, L’immortale di e con Marco D’Amore, il nuovo film di e con Ficarra e Picone, La dea fortuna di Ferzan Özpetek, Cetto c’è senzadubbiamente con Antonio Albanese, Sono solo fantasmi di e con Christian De Sica, L’uomo del labirinto di Donato Carrisi, Se mi vuoi bene di Fausto Brizzi con Claudio Bisio e Sergio Rubini e Vivere di Francesca Archibugi. Sono, inoltre, in arrivo Aldo, Giovanni e Giacomo con Odio l’estate, Carlo Verdone con Si vive una volta sola, Gabriele Muccino con I migliori anni, interpretato da Pierfrancesco Favino, Micaela Ramazzotti, Kim Rossi Stuart, Freaks Out di Gabriele Mainetti, In buona compagnia di Cristina Comencini, Hammamet di Gianni Amelio, La nostra strada di Nanni Moretti e Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores. Insomma, per una strana coincidenza astrale quasi tutti gli autori italiani sono pronti con i loro film, tra la fine del 2019 e il 2020.
Approfittiamone. Innanzitutto trovando il modo di distribuirli sul mercato senza inutili sovrapposizioni allungando la stagione, e poi con un esercizio che continui l’assunzione di responsabilità iniziata con Moviement, e cioè impegnandosi di propria iniziativa a promuovere tutti questi film.
Sarà un banco di prova importante, quindi, sia per incrementare la quota italiana, sia per verificare l’impatto di Moviement sul mercato.
Ed è importante che questo slancio sia di stimolo ad autori e produttori per realizzare storie coraggiose da posizionare anche nella prossima estate.
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