Sviluppo vs consolidamento
Colgate-Palmolive ha acquisito Filorga a metà luglio con l’obiettivo dichiarato di sviluppare il business di fascia prestige. È di pochi giorni prima la notizia della trattativa tra L’Oréal e Clarins Groupe avente come oggetto la cessione di Azzaro e Mugler, che entro fine anno potrebbero passare così nelle mani di L’Oréal. Il motivo? La volontà di Clarins di focalizzarsi sul proprio core business. Intanto Coty ha annunciato un piano di riorganizzazione. In questo caso la strategia dei prossimi mesi andrà nella direzione di focalizzare gli “sforzi strategici e gli investimenti su un minor numero di marchi a livello globale, semplificando le operazioni e l’organizzazione”, recitava il comunicato stampa ufficiale. Come possiamo vedere il mondo del beauty, nelle ultime settimane ha vissuto colpi di scena inaspettati. È anche quello che avremmo pensato essere un esito scontato: la vendita di Filorga a uno dei soliti pretendenti – fonti accreditate indicavano L’Oréal, Estée Lauder, Shiseido e Unilever – ha portato ad affacciarsi al prestige un nuovo player, Colgate-Palmolive. Al di là di questi cambiamenti, ciò che è certo è che il retail deve puntare ancora di più il piede sull’acceleratore del cambiamento, diventando più forte non solo agli occhi dell’industria ma soprattutto nei confronti di un consumatore sempre più sofisticato ed esigente.
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