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Parliamo dei risultati del primo periodo di riapertura in questo numero di Toy Store. Lo facciamo dando voce sia ai negozianti, dalla protagonista di cover Silvia Dreoni di Dreoni Giocattoli agli specializzati intervistati nell’inchiesta retail, sia alle aziende con le associazioni di settore Assogiocattoli e Toy Industries of Europe. Dai pareri raccolti emerge una certa prudenza – l’autunno, con una possibile second wave del Covid, spaventa sicuramente – ma anche un moderato ottimismo. Il mercato dei giocattoli sopravviverà alla pandemia se saprà adattare le sue strategie al nuovo scenario e consumatore e creare un dialogo con tutta la filiera.Questo implica la necessità di riorganizzarsi per garantire un’esperienza omnicanale che integri online e offline, perché se è vero che non si può prescindere dall’e-commerce, il negozio continua a essere considerato dai clienti una garanzia di qualità e sicurezza e un luogo unico e insostituibile in cui trovare un consiglio competente e vivere l’esperienza di “tornare un po’ bambini”. Essere flessibili, sperimentare nuove modalità, introdurre nuovi servizi ed esperienze nei punti vendita ascoltando ciò che i clienti vogliono davvero non può che giovare al business. Dall’esperienza di molti retailer, c’è già stato un parziale ritorno al negozio di vicinato – preferito sia per limitare gli spostamenti sia per sostenere il territorio – perché i genitori hanno voluto gratificare i bambini dopo un lungo periodo di isolamento a casa. E forse proprio dal valore ludico ed educativo del gioco bisogna ripartire: se “un bambino che non gioca non è un bambino felice” come afferma Maurizio Cutrino, il settore anche questa volta ce la farà.
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