ESA, l’associazione che rappresenta i publisher videoludici negli Usa, incontrerà il presidente Donald Trump questo giovedì, 8 marzo, in un meeting che avrà come tema i media violenti e ovviamente la violenza nei videogiochi. Un incontro che si preannunciava come necessario dopo le dichiarazioni di Trump in seguito alla recente strage avvenuta in Florida: il Presidente ha infatti incolpato in parte anche l’utilizzo di videogiochi violenti per quanto accaduto, paventando la possibilità di proibirne la distribuzione. ESA discuterà infatti il possibile contributo o il legame che i videogame posso avere con questi omicidi di massa. ESA ha così commentato le finalità dell’incontro, in un comunicato ufficiale pubblicato da Gamesindustry: “I videogame vengono utilizzati in tutto il mondo. Numerose autorità e studi scientifici autorevoli non hanno mai comprovato una connessione tra l’utilizzo di videogiochi e comportamenti sociali violenti. Come tutti gli americani, siamo assolutamente preoccupati del livello di violenza che con l’utilizzo delle armi si sta raggiungendo nel Paese. I videogame non sono di certo i colpevoli: l’entertainment viene distribuito in tutto il mondo e consumato globalmente, Ma gli Usa hanno un tasso di violenza molto più alto a causa della diffusione delle armi. Nell’imminente meeting alla Casa Bianca, in cui ESA verrà coinvolta, provvederemo a fornire tutti gli elementi per intavolare un dibattito alla luce di quanto è stato fatto con i sistemi di rating, sulla sensibilizzazione dei genitori e tutti gli strumenti che continuiamo ad implementare per fare scelte di entertainment consapevoli“.
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