Nintendo, azienda storica del mondo dei videogame che si appresta, con Wii, a entrare nella quinta generazione di console casalinghe, ha chiuso l’anno fiscale lo scorso 31 marzo con fatturato pari a 509,249 miliardi di yen (3,540 miliardi di euro), in calo dell’1,2%. Anche i profitti risultano in calo del 19% ma, con un margine operativo pari a 90,349 miliardi di yen (627.9 milioni di euro), Nintendo rimane una delle poche aziende nel mondo dei videogame a non aver mai chiuso un anno fiscale in perdita. I guadagni sono legati soprattutto al successo di hardware e software per Nintendo DS, che hanno registrato un valore complessivo pari a rispettivamente 209,519 miliardi di yen e 185,611 miliardi di yen. Il territorio più performante è risultato l’Europa, in crescita a valore del 7% (grazie anche alla forza dell’Euro), con le Americhe in calo del 17,6%. Ad oggi Nintendo ha venduto cumulativamente 75 milioni di unità hardware GBA, 16,7 milioni di Nintendo DS e 20 milioni di Game Cube; entro la fine del prossimo anno fiscale l’azienda prevede di aver venduto altri 2,5 milioni di GBA (tra GBA SP e Game Boy Micro), 16 milioni di DS e 6 milioni di unità della nuova console Wii la quale, secondo Yoshihiro Mori, senior managing director, avrà un prezzo al pubblico inferiore ai 25.000 yen (circa 173 euro).